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Immagine del redattoreSara Palladino

Mantenere un intestino sano per migliorare il proprio stato di salute



L’intestino viene definito il “secondo cervello” per la presenza di milioni di neuroni e neurotrasmettitori (la serotonina è tra questi) che costituiscono di fatto un sistema nervoso intrinseco autonomo.

Questo gli consente non solo di portare a termine i suoi compiti in maniera indipendente ma anche di integrare ed elaborare stimoli esterni e interni ricevuti dal corpo, interagendo con il sistema nervoso centrale attraverso uno scambio di informazioni mediato dai sistemi endocrino, immunitario e psiconeurologico. Ciò significa che i due cervelli si influenzano reciprocamente, determinando il nostro stato di benessere psico-fisico.



Ma perché ci sia uno stato di benessere psico-fisico, tutto deve funzionare alla perfezione.

È necessario specificare che per intestino si intende l’ultima porzione dell’apparato digerente, che inizia dopo lo stomaco e arriva fino all’ano.




L’intestino ha un ruolo fondamentale nel processo di digestione.

In particolare, grazie all'azione dei succhi enterici prodotti da ghiandole al suo interno, l'intestino tenue completa la digestione del cibo e inizia l'assorbimento dei nutrienti che esso contiene.

L’intestino crasso, invece, assorbe acqua ed elettroliti, oltre ad alcune vitamine prodotte dalla flora batterica presente al suo interno. Quindi provvede ad accumulare, degradare e spingere gli scarti non digeribili verso il retto, espellendoli dall’organismo attraverso il canale anale.

L’intestino nello svolgimento delle sue funzioni è aiutato da un gran numero di microrganismi, appartenenti a centinaia di specie diverse, in parte originari dell'intestino stesso e in parte ambientali, che costituiscono il cosiddetto microbiota.

La dieta è alla base di tutto!

I microrganismi che vivono nel nostro intestino vengono continuamente alimentati e selezionati da cibo che ingeriamo ogni giorno. I cambiamenti indotti dai diversi tipi di alimenti sono molto rapidi. Bastano pochissimi giorni per variare in modo drastico la composizione dei batteri nel colon.

Mantenere l’intestino sano è un vantaggio per il nostro benessere.

Il microbiota infatti, svolge un importante ruolo nel mantenimento della nostra salute. Alcuni ceppi di batteri intestinali hanno un ruolo fondamentale nel proteggerci dalla colonizzazione da parte di agenti patogeni attraverso la formazione di barriere protettive. Altri ceppi batterici invece, sintetizzano sostanze utili (per esempio vitamina K) e digeriscono molecole complesse, producendo nuove molecole che possono essere utilizzate dal nostro organismo.

Gli acidi grassi a catena corta, per esempio, come il propinato e il butirrato, prodotti dai batteri intestinali attraverso la digestione di fibre vegetali, sono utili a mantenere in salute l’intestino, proteggendolo dalle infiammazioni e dall’insorgenza di tumori. Non solo, ci sono studi che dimostrano che il propinato, aumenta i livelli di alcune cellule immunitarie chiamate “linfociti T regolatori” che ci proteggono da malattie allergiche e autoimmunitarie.

Un microbiota ricco di batteri capaci di digerire e fermentare i flavonoidi (composti contenuti nella frutta e nella verdura di colore rosso-viola) promuove la produzione di sostanze che hanno effetti protettivi sulla salute cardiovascolare. Cibi ricchi di acidi grassi saturi e alimenti molto calorici stimolano invece la proliferazione di ceppi di batteri che promuovono l’infiammazione.

È stato dimostrato inoltre che alcune sostanze prodotte dal microbiota intestinale sembrano coinvolte nella regolazione dell’appetito e nell’aumento di peso.


È curioso sapere che la riduzione nel consumo di legumi e cereali integrali sembrerebbe essere proprio alla base dell’aumento, nei Paesi occidentali, dell’incidenza di malattie allergiche e autoimmunitarie come il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa, il diabete mellito tipo 1, la sclerosi multipla e il lupus eritematoso sistemico.


Il nostro amico microbiota, quindi, da un lato tiene in allenamento il nostro sistema immunitario per difenderci dalle infezioni, dall’altro fa in modo che non sia troppo potente per difenderci dalle malattie autoimmuni, nelle quali il sistema immunitario attacca i nostri stessi organi.

Non solo la dieta modifica la composizione dei microbi che vivono in simbiosi con noi, ma a loro volta i batteri intestinali, modulano la risposta che alcuni composti della dieta esercitano sul nostro organismo.

Una corretta nutrizione e un microbiota sano sono inoltre indispensabili per lo sviluppo immunitario e cognitivo nei nostri figli.

Come noto, nel tubo digerente del feto, non vi è nessun tipo di microbo. Ma non appena l’utero viene abbandonato, il bambino viene colonizzato da batteri, virus e altri organismi che si trovano all’esterno.

Ci sono studi scientifici che dimostrano che i primi ceppi batterici che si insediano nel nostro intestino, tendono a diventare stanziali e permanere lì per il resto della nostra vita, influenzando lo sviluppo del nostro sistema immunitario e il rischio di contrarre, malattie allergiche, autoimmunitarie ed infiammatorie.

Alcuni studi dimostrano anche che anche lo sviluppo cerebrale e cognitivo viene influenzato dai batteri intestinali.

Inoltre, se la nascita avviene in modo naturale e quindi passando attraverso il canale vaginale, i tipi di batteri che popolano per primi l’intestino saranno diversi rispetto a quanto avviene con un parto cesareo.

È chiaro che, se il neonato alla nascita viene immediatamente attaccato al capezzolo, sarà esposto ai batteri presenti sulla pelle della mamma e nella ghiandola mammaria stessa, che sarebbero diversi da quelli che incontrerebbe nel succhiare da un biberon sterilizzato contenente latte in polvere.

Certo è che, lo stile di vita e la dieta della mamma, saranno determinanti nel selezionare quali batteri risiedono nell’intestino e sulla pelle. Quello che mangiamo per esempio, influenza l’acidità della cute e quindi il tipo di batteri che vivono sul nostro corpo. Si ipotizza persino che il microbiota trasmesso delle madri in sovrappeso, favorisca l’obesità dei figli.

È incredibilmente affascinante quanto siano complessi i meccanismi attraverso cui la nutrizione modula la nostra salute. Ma soprattutto abbiamo la dimostrazione di quanto sia essenziale iniziare il prima possibile, fin da prima di nascere, ad alimentarci correttamente.


Ed ecco alcuni consigli sugli alimenti che sono da evitare, da consumare con moderazione e quelli che si possono consumare frequentemente.


Alimenti da EVITARE:

· Latte

· Dolcificanti (sorbitolo, fruttosio)

· Alimenti contenenti zuccheri semplici o grassi (dolciumi, merendine, marmellate zuccherate)

· Dadi da brodo

· Alcol

· Bevande zuccherate e gassate

· Alimenti in scatola o salamoia



Alimenti da consumare con MODERAZIONE:

· Yogurt e prodotti lattiero caseari freschi (magri)

· Brassicacee (rape, verze, cavolfiore e cavolo), cipolle, aglio cardi e peperoni

· Legumi: ceci, fagioli, lenticchie

· Castagne

· Frutta secca e oleosa

· Caffè e tè

· Carne conservata (affettati)


Alimenti CONSIGLIATI:

· Carne di tutti i tipi proveniente da tagli magri e privati del grasso visibile

· Pesce di tutti i tipi

· Uova

· Verdure escluse quelle sopra riportate. In particolare il finocchio modera la fermentazione intestinale e favorisce l’espulsione dei gas

· Cereali integrali

· Frutta privilegiando: melone, pere, mele, agrumi e ananas. In particolare il mirtillo possiede azione depurativa ed antiputrefattiva

· Tisane ai semi di finocchio, aneto, cumino e menta

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